Codera Tracciolino

Codera è un borgo a circa 800 m s.l.m. raggiungibile solo tramite sentieri pedonali o, in parte, ciclistici.

Si trova sulle prealpi lombarde e i punti di partenza per raggiungerla sono intorno a Novate Mezzola o Verceia, provincia di Sondrio.

Noi siamo partiti prendendo una stradina carrabile (via Serto che poi diventa XXV aprile) a Verceia, verso la Valle dei Ratti, dopo aver comprato il tagliando di accesso (compratelo altrimenti scatta la multa in quanto video sorvegliata) al bar val di Ratt https://www.google.com/maps/place/Bar+Val+di+Ratt,+Via+Nazionale,+60,+23020+Verceia+SO/@46.1965446,9.4516926,16z/data=!4m5!1m2!2m1!1scampo+di+novate+mezzola+bar!3m1!1s0x47846c23d00a504f:0x4c7f60e3472d688a?gl=it  che ha anche i dolci della Mario senza glutine.


In auto siamo arrivati poco sotto l’impianto della teleferica e a uno degli imbocchi del sentiero Tracciolino, riconoscibile dai binari. Prendendo a piedi verso sinistra si seguono i binari e, più avanti, si attraversano anche le gallerie scavate nella roccia. Tutte hanno l’illuminazione ma solo la prima, e più lunga, ha i pulsanti per accenderla. La torcia del telefonino è utile in ogni caso.


Il sentiero si mantiene a basse altitudini ma è altamente panoramico. È ben protetto e percorribile anche da bambini di 5 anni (ne abbiamo incontrati anche noi insieme alle famiglie). Sono all’incirca 10 km.

Il primo imprevisto è stata una interruzione al bivio verso il borgo di San Giorgio che ci ha portati ad allungare di oltre 1 ora il percorso e a renderlo più faticoso per via del fatto che si torna giù per poi risalire. Poco male. Anche senza allenamento, è fattibile se vi piace camminare.

Finita la “deviazione” imprevista si ritorna sul sentiero principale e si prosegue verso Codera Cii.

A Codera si trovano poche cassette, un piccolo museo e i rifugi: La Locanda e Osteria Alpina, aperti tutto l’anno.

Ecco i riferimenti sul web per dettagli.

La Locanda https://www.lalocandacodera.it/ non garantisce assenza di contaminazioni (nel senso che non ha la doppia cucina).

Sul sito dell’Osteria Apina, invece, c’è scritto di far presente preventivamente la “celiachia” in modo da potersi attrezzare al meglio http://www.osteriaalpina.it/il-menu/cucina.html.

Io comunque avevo con me l’ottima focaccia di Officina Zero, che è stata oggetto dei desideri delle galline che razzolavano all’aperto!

Vi consiglio sempre di portare del cibo con voi, ma…se siete celiaci, so già che lo fate sempre!

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